Centro Studi CISL “Mission” Formazione

da | Ott 14, 2008 | Saggi e Articoli

Nell’esperienza sindacale della CISL la formazione dei quadri e dei dirigenti, integrata con le attività di studio e di ricerca, ha sempre rappresentato non un’attività collaterale o residuale del proprio agire, ma un pezzo fondamentale della strategia per l’affermazione tra i lavoratori e nel Paese del “sindacato nuovo”.

Oggi questa “mission” della formazione sindacale, intesa nel suo senso più ampio, è tanto più attuale e quindi urgente perché il sindacato è chiamato a confrontarsi e a dare risposte alle nuove problematiche legate alla trasformazione del lavoro e del welfare, alle sfide per qualificare e decentrare la contrattazione, per sperimentare percorsi di partecipazione associativa e di democrazia economica, per realizzare una nuova e più diffusa rappresentanza, per coniugare tutela e responsabilità.

Sappiamo infatti che nella velocità del cambiamento che stiamo vivendo spetta ancora e soprattutto alla CISL l’onere più grande per l’affermazione di percorsi innovativi, cioè quel ruolo di apripista che in altri momenti storici la CISL ha saputo ben svolgere,  per un nuovo protagonismo dei lavoratori e dei pensionati organizzati finalizzato alla costruzione di una classe dirigente finalmente in grado di contribuire al rinnovamento etico, sociale ed economico di cui avvertiamo tutti un gran bisogno. Una necessità che gli avvenimenti più attuali della crisi finanziaria e dei pericoli di recessione stanno drammaticamente confermando.

Per fare questo la formazione sindacale assume quindi un ruolo primario in almeno quattro direzioni:

         come luogo dove le scelte della CISL (congressi ed organismi) vengono conosciute, approfondite, diventano cioè patrimonio condiviso dell’insieme dell’organizzazione, dei suoi quadri, del suo gruppo dirigente;

         come luogo in cui l’azione della CISL viene valorizzata nello studio dei fenomeni sociali, economici e produttivi in atto (con attenzione ampia alla nuova Europa e al mondo);

         come luogo che contribuisce a “dare gambe” alla strategia CISL, arricchendola di contenuti, proposte, esperienze frutto appunto di quel circuito virtuoso che si crea tra il vissuto dei partecipanti, le scelte dell’organizzazione e le trasformazioni in atto;

         come luogo dove si alimenta una “politica dei quadri” legata alla rappresentatività (giovani, donne, professionalità, multietnicità…) ma anche finalizzata ad assicurare i ricambi dei gruppi dirigenti nel segno dell’autonomia e della professionalità (coniugare valori e mestiere).

E’ da perseguire infatti come di rinnovata attualità per la CISL un obiettivo di fondo per il suo pur vasto sistema formativo: a chi assume responsabilità di qualche rilievo nell’organizzazione, specie a pieno tempo assicurare un ingresso legato sempre ad un serio e certificato percorso formativo e di studio.

Se questo contesto e queste funzioni sommariamente richiamate sono condivise, per il Centro Studi Nazionale di Firenze si apre una utile e nuova stagione “di servizio” a sostegno delle scelte politiche e organizzative della CISL, soprattutto dello sforzo che la CISL sta facendo per dare modernità alle relazioni sindacali e sociali.

C’è bisogno però di una buona consapevolezza sul fatto che il ruolo pur importante di “scuola sindacale” deve qui essere integrato nei fatti con quello di ricerca, di documentazione, di sostegno culturale, magari semplificando il panorama confederale delle strutture che in CISL oggi presidiano questi aspetti e comunque facendole lavorare in modo più integrato e coordinato.

La Segreteria Confederale ha ben operato con almeno due scelte che vanno riconfermate, socializzate e arricchite nell’organizzazione (dibattito congressuale):

         con il progetto di ampliamento e ristrutturazione logistica del Centro Studi, significativo anche se finanziariamente impegnativo;

         con risorse crescenti nel bilancio confederale destinate alla formazione sindacale, una scelta della centrale confederale che deve suonare anche come esempio per le strutture ai vari livelli.

Per rispondere meglio a queste scelte e a queste opportunità, il Centro Studi è impegnato ad allargarne l’utilizzo e la partecipazione all’insieme delle strutture orizzontali, verticali e dei servizi della CISL, cioè a riproporlo come luogo principe delle iniziative formative e seminariali (si possono ipotizzare convenzioni tra Centro Studi e singole strutture…)

Naturalmente ciò comporta anche eliminare doppioni sulla formazione, convenire su chi fa che cosa ai vari livelli dell’organizzazione, praticare una diversa sinergia tra dipartimento confederale della formazione e Centro Studi di Firenze.

Mario Scotti