Lavoro. Ragazzini: “E’ grazie al nesso tra relazioni industriali e coesione territoriale che possiamo dare risposte concrete alle sfide della globalizzazione e del dumping produttivo e contrattuale”

da | Dic 12, 2018 | Novità e segnalazioni

Roma, 11 dicembre 2018 – Si chiude oggi, con una conferenza internazionale presso l’Auditorium Donat – Cattin di Via Rieti, il Progetto Europeo “Ristart. Un progetto di ricerca, guidato dalla Cisl nazionale, che ha coinvolto quattro diversi paesi europei (Italia, Francia, Polonia, Spagna) analizzando casi di soluzioni di crisi aziendali in cui le relazioni industriali sono state elemento fondamentale e positivo in relazione alla valorizzazione della dimensione sociale territoriale. Il sindacato è quindi in prima linea non solo per “salvare i posti di lavoro”, ma per promuovere politiche attive, riconversioni industriali, sostegno all’autoimprenditorialità, acquisto da parte dei lavoratori stessi di imprese in liquidazione. “E’ un progetto importante perchè racconta il lavoro del sindacato nelle aziende e sui territori in un’ottica non localista, ma di promozione della sussidiarietà e di soluzione concreta delle crisi d’impresa- ha dichiarato, nel concludere i lavori, Piero Ragazzini, segretario confederale Cisl. “E’ grazie al nesso tra relazioni industriali e coesione territoriale che possiamo dare risposte concrete alle sfide della globalizzazione e del dumping produttivo e contrattuale – ha continuato il segretario confederale. Molto significativi i partner italiani e stranieri coinvolti nel progetto Ristart: dalla Confederazione Europea dei Sindacati, all’Università Autonoma di Barcellona, dall’Istituto di Studi Economici di Varsavia, al sindacato francese Cfdt. L’Università Cattolica del Sacro Cuore è stato il partner scientifico del progetto che è stato realizzato anche con il sostegno di Ial impresa sociale e Fondazione Ezio Tarantelli.

Per saperne di più:
www.centrostudi.cisl.it/progetti-europei.html